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    Uomini
    Elfi
    Hobbits
    Nani



    Edited by [ the maidën oƒ Gondôr ] - 28/1/2017, 18:30
     
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    OMINI Gli Uomini sono il secondo popolo che appare nella Terra di Mezzo. Il loro risveglio avviene molto tempo dopo rispetto quello degli Elfi ed era atteso con trepidazione sia dai Primogeniti (gli Elfi) che dagli Ainur, anche se il suo momento esatto era noto solo ad Eru Ilúvatar.Erano essi in apparenza simili agli Elfi, ma di minor splendore e resistenza. Molte differenze dividevano Elfi e Uomini: in particolar modo gli uomini risentivano dello scorrere del tempo, diventavano preda della vecchiaia e morivano. La morte era infatti il dono di Iluvatar, assieme al libero arbitrio: gli uomini non erano eternamente legati ai destini della Terra di Mezzo e, come dice Aragorn in punto di morte, "oltre di essi vi è più dei ricordi".Nessuno conosce il destino degli uomini. Si dice anche che gli uomini avranno una parte nella ricostruzione del mondo dopo l'Ultima Battaglia. Gli Elfi e i Nani invece quando muoiono tornano nelle Aule di Mandos, seppur in sale diverse. A causa del loro libero arbitrio gli uomini furono coloro che più di ogni altro popolo si lasciò irretire dalle lusinghe del male: Morgoth prima e Sauron poi. La causa principale su cui tali divinità fecero perno fu proprio il "dono" di Iluvatar.Gli uomini che avevano incontrato gli Elfi e ne erano diventati amici erano detti Edain. Dai Primogeniti impararono molto: il linguaggio e tutte le arti, senza mai riuscire a superare i maestri. Spesso grandi Alleanze ed amicizie unirono le due razze o i singoli individui.
    chapter one
    gondor
    Come ricompensa per le loro sofferenze in quella lunga lotta i Valar permisero agli Eldar esiliati di ritornare a Valinor (anche se molti preferirono rimanere nella Terra di Mezzo). Per gli Edain, i Valar fecero sorgere dal mare l'isola di Númenor, a metà strada tra Valinor e la Terra di Mezzo. Gli Edain vi giunsero navigando in direzione della Stella di Eärendil.Ben pochi Edain erano sopravvissuti alle guerre contro Morgoth, e coloro che fecero vela per Nùmenor furono molto probabilmente meno di 10.000 persone; la migrazione pare essere durata oltre 40 anni e avvenuta grazie all'aiuto delle navi degli Eldar, con la benedizione di Manwe e l'aiuto di Ulmo.Nonostante l'esiguo numero di Edain sopravvissuti alle Guerre dei Gioielli, nei secoli e millenni successivi grazie alla lunghissima pace e alle loro arti si moltiplicarono e prosperarono, fino a divenire un popolo numerosissimo e vigoroso, in crescita costante, tanto che molti di essi ( a partire dal regno di Tar-Elendil) si stabilirono nella Terra di Mezzo (e probabilmente anche nei misteriosi continenti a Sud di essa), fondando prospere colonie e governatorati.Il primo re di Númenor fu Elros (conosciuto anche col nome Alto Elfico di Tar-Minyatur), figlio di Eärendil ed Elwing, che erano entrambi mezzelfi. Al termine della Prima Era ai mezzelfi fu concesso di scegliere a quale delle due razze desideravano appartenere: Eärendil lasciò la scelta a sua moglie, che scelse di appartenere agli Eldar, quindi egli scelse allo stesso modo; nella Terra di Mezzo, il loro figlio Elros scelse di essere un Uomo e condusse gli Edain a Númenor; suo fratello Elrond invece scelse di essere un Elfo e rimase nella Terra di Mezzo, dove divenne il principale consigliere di Gil-galad, il Re Supremo degli Elfi della Terra di Mezzo.Ai Dúnedain, come venivano chiamati i númenóreani, i Valar concessero una durata della vita cinque volte superiore a quella degli uomini minori; e al solo Elros fu concesso di vivere fino a 500 anni. I suoi discendenti ebbero una vita molto lunga, ma più corta della sua.Nel corso di tremila anni di prosperità e splendore, i Dùnedain divennero grandi navigatori ed esplorarono tutto il mondo, tranne Aman. Il bando dei Valar era infatti il divieto di veleggiare verso l'Antico Occidente e Tol Eressëa, che pure potevano vedere da Numenor, in modo che essi non desiderassero l'immortalità, in quanto i Valar non potevano dargliela, visto che sarebbero andati contro la volontà di Eru Ilúvatar.In seguito, però, vennero corrotti da Sauron stesso, che approfittò del Dono di Eru (cioè della morte) e della loro paura di esso, prostrandosi ad Ar-Pharazôn il Vanaglorioso, il quale lo portò a Nùmenor come prigioniero. Con l'andare del tempo, però, Sauron conquistò la fiducia del Re e divenne suo gran consigliere; grazie alle sue arti oscure, creò dapprima dei culti che veneravano Morgoth e l'Oscurità, ed in seguito convinse il Re ad attaccare ed invadere Valinor stessa, con la falsa promessa di Immortalità una volta toccate le Rive Beate. Così le flotte numenoreane partirono alla volta di Valinor, riuscendo a raggiungerla e ad invadere la piana di Tuna, facendo fuggire gli Eldar e preoccupando i Valar, i quali chiesero consiglio a Eru su come agire. Ed Eru agì: per punizione, l'isola di Númenor venne travolta da un'enorme maremoto creato da Eru stesso. L'ondata travolse l'isola di Ovesturia, sommergendola per sempre e causando la morte dei suoi numerosi milioni di abitanti. l'Oscuro Signore fu travolto anche lui dall'onda, ma il suo spirito riuscì a salvarsi rifugiandosi a Mordor. Da allora i Dunedain furono i suoi nemici più acerrimi.Elendil, amico degli Elfi e fedele ai Valar, partì dall'isola prima dell'onda portando con sé i figli e qualche altro seguace, e con essi un germoglio dell'Albero Bianco di Númenor, da cui derivò quello di Gondor. I Dúnedain scampati alla distruzione di Númenor vissero in seguito a Gondor e a Arnor, mescolandosi coi numerosi numenoreani che già risiedevano in quelle regioni, facenti parte dell'Impero Coloniale di Nùmenor prima della Caduta, e fondarono due regni chiamati i "Regni in Esilio". Durante la vita di Elendil, i Dúnedain vissero anni d'oro, ma dopo l'Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini il loro sangue si mischiò a quello di altri popoli e i Dùnedain rimasero in pochi, soprattutto al nord, isolati e raminghi, fin quando, dopo la Guerra dell'Anello, Aragorn, uno dei Capitani dei Dúnedain di Arnor, trentanovesimo e ultimo erede in linea diretta di Isildur figlio di Elendil, salì al trono col nome di Elessar e sposò Arwen figlia di Elrond.
    chapter two
    rohan
    Nell'undicesimo secolo della Terza Era, i re di Gondor strinsero patti di alleanza con gli uomini del nord di Rhovanion, un popolo dello stesso sangue degli Edain della Prima Era, discendente di quelli della Casa di Hador che mai aveva completato il viaggio verso il Beleriand.Gli uomini del Rhovanion erano un grande e forte popolo, governati da valorosi sovrani, e servirono più volte Gondor come alleati in guerra, come ad esempio nella guera di re Romendacil II contro gli Esterling. Per cementare l'alleanza con gli Uomini del Nord, Rómendacil II mandò suo figlio Valacar come ambasciatore. Valacar durante la missione sposò Vidumavi, la figlia di Vidugavia, Re del Rhovanion, che avrebbe portato negli anni seguenti alla disastrosa e sanguinosa Lotta delle Stirpi a Gondor.Negli anni 2000, una tribù di uomini di Rhovanion, gli Éothéod, si spostò dalle valli dell'Anduin al nord ovest del Bosco Atro a quelle ad est delle Montagne Nebbiose, spazzando via ciò che restava del regno appena sconfitto di Angmar e stabilendosi al confine con Gondor. Questo perché lentamente i carrieri, una popolazione di Esterling arrivata dall'Est, aveva preso possesso dei loro terreni e delle loro case.Nel 2509, Cirion, il sovrintendente di Gondor, mandò agli Éothéod richieste d'aiuto per sventare un'invasione combinata di Uomini dal nord-est della Terra di Mezzo, e di Orchi da Mordor.Eorl il Giovane, re degli Éothéod, rispose alle richieste, ed arrivò inaspettato a una battaglia decisiva al Campo di Celebrant, assicurando così la vittoria a Gondor.Come premio, ad Eorl furono donati i territori di Calenardhon in cui i Dúnedain avevano costruito due grandi fortezze, Isengard e il futuro Fosso di Helm, ed egli spostò lì il suo regno. Questo sarebbe stato chiamato in seguito Rohan, ed Eorl divenne quindi il primo re di Rohan. Subito dopo aver ristabilito lì il suo regno, Eorl e il suo successore Brego fecero costruire la capitale Edoras, sede del Palazzo d'Oro di Meduseld, la Casa reale.La prima dinastia dei re di Rohan durò 249 anni, fino alla morte dell'ultimo re, Helm Mandimartello. I suoi figli erano stati uccisi e suo nipote, Fréaláf Hildeson cominciò la seconda linea di re, che durò fino alla fine della Terza Era.Nel 2758, Rohan fu invasa dai dunlandiani sotto Wulf, figlio di Freca, di sangue misto di Dunland e Rohan. Il re, Helm Mandimartello, si rifugiò nel Fosso di Helm fino all'arrivo degli aiuti da Gondor e da Dunclivo (un rifugio dei Rohirrim) che giunsero dopo un anno e sconfissero gli avversari.Fu poco tempo dopo che Saruman arrivò e si impadronì di Isengard, e fu salutato come un forte alleato, dato che a Rohan sarebbero serviti quasi 200 anni per recuperare le proprie forze dopo l'invasione.Nel 3014, Saruman cominciò ad usare la sua influenza per indebolire il re, Théoden, come parte della sua campagna di invasione e conquista del regno. Nel 3019, diede inizio ad un'invasione su vasta scala di Rohan, vincendo le prime due battaglie ai guadi dell'Isen (il figlio di Théoden, Théodred, fu ucciso durante uno di questi attacchi) e venendo sconfitto nella battaglia del Fosso di Helm, dove gli Ent vennero in aiuto dei Rohirrim.In seguito a questa vittoria, Théoden cavalcò con l'esercito verso Minas Tirith e aiutò i gondoriani a rompere l'assedio di Sauron nella battaglia dei Campi del Pelennor, dove fu ucciso. Così Éomer, il nipote del re, ereditò il regno e diede inizio alla terza dinastia. Éomer cavalcò con gli eserciti di Gondor ai cancelli di Mordor e partecipò all'ultima battaglia contro le forze di Sauron, che fu sconfitto quando l'Unico Anello venne distrutto.Dopo la sconfitta di Sauron, Re Éomer e il nuovo re di Gondor, Elessar (Aragorn), rinnovarono il giuramento di alleanza.
    chapter three
    Rhûn
    All'inizio della Prima Era tutti gli Uomini vennero da est, dove si erano risvegliati, nel Beleriand e nelle terre abitate dagli Elfi. Ma i primi che giunsero si allearono con gli Elfi nella guerra contro Morgoth e vennero per questo chiamati Edain, "amici degli Elfi". Altri vennero più tardi, e vennero generalmente detti Easterlings, vale a dire "Orientali": essi migrarono in massa nelle terre occidentali, e alcuni di essi passarono al servizio di Morgoth.Uno di essi fu Bór, che giunse nel Beleriand nell'anno 463 con i suoi figli Borlach, Borlad e Borthand: egli strinse amicizia con i figli di Fëanor, e Maedhros gli concesse di stabilirsi con il suo popolo nel nord del suo territorio, la Marca di Maedhros. Essi rimasero sempre fedeli a Maedhros, ma caddero nella Nirnaeth Arnoediad.Un altro Esterling famoso arrivò nel Beleriand poco dopo Bór, Ulfang con i figli Ulfast, Ulwarth e Uldor: anch'essi strinsero alleanza con i figli di Fëanor, in particolare con Caranthir, che concesse loro di stabilirsi a sud della Marca di Maedhros; ma Ulfang e i figli erano segretamente al servizio di Morgoth, e tradirono Elfi ed Edain nella Nirnaeth Arnoediad cambiando improvvisamente fronte durante la battaglia. Morirono tutti nel corso di quella battaglia.Altri Esterling ancora si stabilirono in altre terre del nord-ovest della Terra di Mezzo: tra questi ricordiamo Brodda, che invase lo Hithlum con il suo popolo, prima abitato dalla gente di Húrin, padre di Túrin Turambar.Nella Terza Era, il termine si applica a tutti gli uomini che vivono oltre il mare di Rhûn: essi compaiono nel Signore degli Anelli come alleati di Sauron contro i popoli liberi (Elfi, Nani e Uomini); la storia delle loro guerre contro Gondor viene inoltre raccontata dettagliatamente nell'Appendice A del romanzo.La prima invasione di Gondor ebbe luogo nel 490 T.E. e fu respinta dal re Rómendacil I, che però morì nel 541 combattendo appunto contro gli Esterling. Il figlio Turambar riconquistò la regione compresa tra l'Anduin e il mare di Rhûn, a sud di Bosco Atro, ma tali terre non vennero conservate a lungo dai gondoriani che erano troppo poco numerosi, e furono quindi cedute a un loro alleato, gli Uomini del Nord. Una parte di questi Uomini del Nord tuttavia si alleò con gli Esterling che ripresero l'invasione del Rhovanion. Il sovrintendente di Gondor, Minalcar, apprestò un esercito che, nel 1248, cacciò definitivamente gli Esterling da quella zona.Alcuni secoli dopo però ricominciarono le invasioni ad opera di un altro popolo orientale, i Carrieri (Wainriders), il cui nome deriva dal fatto che usavano spostarsi su grandi carri, e che i capi addirittura combattevano su carri; in generale i carrieri erano comunque meglio armati degli Esterling dei secoli precedenti. Gondor dovette combatterli per quasi un secolo (da 1851 al 1944 T.E.): nel 1856 essi sconfissero il re Narmacil II, morto in battaglia, e ridussero in schiavitù gli Uomini del Nord che ancora vivevano nel Rhovanion; il successore di Narmacil, Calimehtar, approfittò di una rivolta degli Uomini del Nord per sconfiggere i Carrieri a Dagorlad, che si rifugiarono oltre il mare di Rhûn e si allearono con gli abitanti del Khand e dello Harad, regione a sud-est di Mordor, i quali avrebbero invaso Gondor da sud mentre essi lo invadevano da nord: per fronteggiare questo duplice pericolo, il re Ondoher divise in due le sue truppe: si mise a capo dell'esercito del nord e affidò quello del sud al cugino Eärnil; Ondoher venne battuto e morì davanti al Morannon, così come i suoi due figli Artamir e Faramir, e i Carrieri invasero l'Ithilien; ma Eärnil vinse e, risalendo verso nord, li attaccò di sorpresa e li annientò nel 1944.Un altro gruppo ancora arrivò nel 2510: i Balchoth, segretamente al servizio di Dol Guldur, che come i Carrieri combattevano su carri e forse erano anche discendenti di quel popolo. In quell'anno essi invasero il Calenardhon e quasi annientarono gli eserciti del Sovrintendente Cirion, ma vennero infine sconfitti da un popolo giunto dal nord, i futuri Rohirrim, guidato da Eorl il Giovane.Vennero poi i Variag dal Khand, che erano già comparsi a fianco dei Carrieri nel 1944 e tornarono durante la battaglia dei Campi del Pelennor, un migliaio d'anni più tardi.Gli uomini corrotti da Sauron (Esterling e Haradrim) vengono menzionati nella grande guerra contro Minas Tirith dove prendono parte alle armate di Mordor guidate dal Re Stregone di Angmar. Essi sono descritti come appartenenti a diverse stirpi e culture, non solo i Variag del Khand: uno di questi gruppi è descritto come un "nuovo" gruppo di Esterling che gli uomini di Gondor non avevano precedentemente incontrato.Dopo la sconfitta di Sauron, gli Esterling sembrerebbe che si siano riappacificati con Gondor.

    Suddivisione e stirpi
    Secondo i Númenoreani gli Uomini si dividono in: Alti, cioè i Dúnedain o Númenoreani; Mediani o Uomini del Vespro, imparentati con i primi (ad esempio i Rohirrim, i Druedain e gli Uomini del Rhovanion); Bradi o Uomini dell'Oscurità, che spesso servirono in maggioranza il Nemico (furono, ad esempio, gli Esterling).La schiatta degli Uomini più famosa fu quella dei Dúnedain, gli Uomini di Númenor: discendenti dal Mezzelfo Elros che decise di abbracciare la sorte degli Uomini, crearono un regno fecondo e felice. Il grande privilegio dei Númenoreani stava nella lunga vita - seppur mortale - e nel dono della preveggenza, della guarigione e di scegliere il momento della loro morte prima che la vecchiaia prendesse il sopravvento sopra il loro intelletto.
    Dùnedain I Dúnedain (Sindarin "Uomini dell'Ovest") o Númenóreani sono una popolazione di Arda, essi abitavano l'isola di Númenor e poi i regni di Gondor e Arnor. Sono dotati di lunga vita ed altri doni concessi loro dai Valar come premio per le loro sofferenze nelle guerre contro Morgoth. Essi sono il popolo di Elros, figlio di Eärendil, imparentato con gli Elfi e anche con i Maiar.Erano molto intelligenti e sapienti; fisicamente erano più alti (mediamente tra 190 cm e 210 cm, in origine) e più forti degli altri Uomini e anche degli Elfi, eccetto la stirpe dei Vanyar. Erano molto ben curati esteticamente e avevano spesso capelli neri con occhi grigi: la loro stazza imponente, agli occhi degli uomini selvaggi o incivili della Terra di Mezzo, li faceva sembrare delle divinità. Avevano una vita circa cinque volte più lunga (più o meno 350 anni, tranne la famiglia di Elros, che viveva di più, anche per 4 secoli), ma la durata di vita cominciò a diminuire, con le altre caratteristiche, dopo che i dunedain cominciarono a dividersi e a odiare gli Eldar. Nella Terra di Mezzo, mescolandosi con altre stirpi, e a causa della Terra di Mezzo stessa, contaminata dal male, le loro qualità si ridussero ancora. Nella Terza Era vivevano circa 100 anni, a parte la linea di Isildur, cioè i Re. Potevano scegliere il momento della loro morte, una volta raggiunta la vecchiaia, e avevano capacità di preveggenza. La casa reale, inoltre, possedeva spiccate capacità mediche (a Gondor si diceva: "le mani del Re sono mani di guaritore"); ciò era dovuto, oltre alla scienza numenoreana, anche alla parentela con gli Elfi, maestri in molti campi di saggezza e soprattutto nella scienza biomedica.
    Rohirrim I Rohirrim sono discendenti di alcuni Edain della Prima Era. Essi (al contrario di quegli Edain che furono poi ricompensati con l'isola di Númenor dai Valar) non andarono in Beleriand. Gli antenati dei Rohirrim erano conosciuti come gli Éothéod e ad essi fu data la provincia di Calenardhon da Gondor.Vengono descritti come uomini estremamente alti e robusti come i Beorniani, molto chiari di carnagione, con lunghi capelli biondi dai volti severi e gli sguardi penetranti. Indossano elmi leggeri, e lunghe cotte di maglia brunite che li coprono fino alle ginocchia. Come armi posseggono lance di frassino dalle punte scintillanti, una grande spada legata alla cinta, e portano legati alle spalle degli scudi dipinti. Alcuni posseggono anche archi, con frecce dalle piume grigie. Le due sentinelle a guardia del palazzo d'oro di Meduseld invece, si differenziano leggermente: oltre ad essere più alti dei comuni Rohirrim, brandiscono lunghe spade con incastonate sulle else gemme verdi e portano scudi verdi con sopra inciso un sole.Orgogliosi, volitivi, temerari, saggi, generosi dal cuore sincero e grandi oratori di molte canzoni. Le donne Rohirrim imparano a combattere alla pari dei maschi, e scendono in battaglia se ce n'è bisogno o se lo desiderano ardentemente. Nella Terza Era sono rispettati dagli alleati di Gondor e temuti dai nemici, vista la loro ferocia in combattimento.I Rohirrim sono famosi per essere abili cavalieri, padroni e allevatori di cavalli.
    Drùedain I Drúedain sono razza di Uomini annoverata presso gli Edain. Erano conosciuti anche come Drûgin (singolare Drug), Woses, Uomini selvaggi dei boschi e uomini-Púkel. I Drûgin discendevano per la maggior parte dalla Seconda casa degli Uomini, gli Haladin, i quali durante la Prima Era vivevano presso la foresta di Brethil.Fisicamente i Woses erano una razza estranea agli altri uomini: assomigliavano un poco per statura e resistenza ai Nani; erano tozzi, pieni di bozzi, con piccole gambe e con braccia grasse e grinzose. Secondo Elfi e altri uomini, le loro facce erano brutte, ampie e senza espressione con occhi neri profondamente incassati che si illuminavano di rosso quando si arrabbiavano. Non avevano capelli al di sotto delle sopracciglia, eccetto per alcuni uomini con un piccolo pizzetto di colore nero sul mento. La durata della loro vita era piuttosto corta rispetto a quella degli altri uomini, e più di ogni altra cosa odiavano gli orchi.Alla fine della Terza Era i Drûgin vivevano ancora nella Foresta Drúadana dei Monti bianchi, sul lungo promontorio di Andrast a ovest di Gondor. La regione a nord dell'Andrast era conosciuta come Drúwaith Iaur, o "Terra del vecchio Drûg".I rohirrim utilizzavano il nome Púkel per riferirsi alle statue costruite da questo popolo. Queste statue erano costruite a guardia di posti di notevole importanza per i Drúedain, che sembravano avere il potere di poter tornare in vita (come i golem). A causa del loro orribile aspetto e delle loro spaventevoli statue i Drúedain erano temuti ed evitati dagli altri Uomini della regione: infatti il termine Uomo Púkel significa uomo Goblin, ed erano considerati appena migliori degli Orchi.Tuttavia i Drúedain del clan di Ghân-buri-Ghân aiutarono i Rohirrim durante la Guerra dell'Anello.Come risultato i Drúedain guadagnarono l'amore e il rispetto degli altri uomini, e Re Elessar garantì loro in cambio il possesso della foresta per sempre.
    Haradrim Gli Haradrim vivono nell'Harad, letteralmente "Sud", il nome dato dagli Uomini di Gondor alle terre a Sud di Mordor e di Gondor, delimitate dall'Harnen. Appartengono a più di una cultura; "Haradrim" vuole indicare semplicemente qualsiasi uomo del Sud: sono infatti un insieme di orgogliose razze guerriere.Vengono descritti come un grande e numeroso popolo crudele, di statura alta, di carnagione scura, feroce in battaglia.Hanno occhi scuri e lunghi capelli neri tenuti in trecce adorne d'oro. Al collo portano collari d'oro e alle orecchie grandi orecchini in forma di grossi cerchi, del medesimo metallo. Come abbigliamento vestono indumenti rossi, portando sopra una cotta di piastrine d'ottone. In battaglia si dividono in fanteria, Mûmakil e cavalleria la quale viene guidata dal loro capitano, che tiene alto lo stendardo: un serpente nero in campo scarlatto. In mano brandiscono luccicanti scimitarre, di ferro o lance dalle punte rosse, mentre al braccio portano scudi rotondi, gialli e neri con grosse punte. Alcuni guerrieri hanno pitture rosse sulle guance e portano manti rossi.I due capi più importanti furono Herumor e Fuinur: una donna e un uomo entrambi di razza Númenóreana, che dopo aver rinnegato la loro razza, fuggirono nell'Haradwaith, divenendo potenti condottieri, durante la Seconda Era.Tuttavia gli Haradrim alleati con Sauron fossero solo un'infima parte di tutti i popoli del sud.Gli Haradrim vivevano sicuramente sotto molti regni e in tribù diverse.Questi regni erano costantemente in lotta tra loro; solo una parte di questi parteciparono alla Guerra dell'Anello con l'Oscuro Signore.
    Esterling Gli Esterling (in inglese Easterlings) sono un popolo che vive nella regione di Rhûn, ad est dei popoli liberi, e il loro aspetto fisico trae infatti molti elementi da reali popoli orientali. Generalmente essi non sono molto alti ma robusti, hanno la pelle di colore olivastro, e occhi e capelli scuri. Sono della stessa stirpe dei Forodwaith, e imparentati con gli uomini del Lossoth.
    Uomini del Rhovanion Abitanti delle Terre selvagge.Il Rhovanion combatté a fianco di Gondor contro gli Esterling di Rhûn, e, alla sconfitta di questi da parte dell'allora Re di Gondor Turambar, il Rhovanion divenne ufficialmente un alleato di Gondor.

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    Edited by [ the maidën oƒ Gondôr ] - 28/1/2017, 18:24
     
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    LFI Gli Elfi furono i primi abitanti della Terra di Mezzo in grado di parlare. A volte sono chiamati i Primogeniti o i Figli Maggiori (in contrasto con gli Uomini, il Secondo Popolo). Gli Elfi chiamano se stessi Quendi (cioè "coloro che parlano con voci"), in onore del fatto che, quando vennero creati erano gli unici in grado di parlare. Il Vala Oromë fu il primo che li chiamò Eldar (ovvero "Popolo delle stelle") perché si risvegliarono sotto le stelle, ma il nome è generalmente considerato escludente gli Avari.Gli Elfi sono descritti come le più belle creature della Terra di Mezzo, amanti dell'arte (in particolare le canzoni, che amano cantare con le loro splendide voci) e della conoscenza. Fisicamente hanno i capelli scuri e gli occhi grigi, tranne i Vanyar e i loro discendenti, con biondi capelli dorati (eccezioni furono Mahtan, la figlia Nerdanel e il nipote Maedhros, con capelli rossi). Gli Elfi non hanno la barba. Possiedono sensi più acuti, e molti sono più forti degli Uomini. Tra di essi, soprattutto i Noldor possiedono abilità e conoscenze che agli Uomini della Terra di Mezzo appaiono magiche. Le loro memorie e i loro ricordi sono vividi come la loro vita. Sono immortali, nel senso che la loro aspettativa di vita è eterna, ciononostante possono morire se vengono uccisi, oppure se provano un dolore morale profondo, o se rinunciano alla propria immortalità per amore degli uomini. Nei primi due casi possono tornare, dopo un periodo nelle Aule di Mandos, e reincarnarsi nel corpo di prima, conservando i ricordi (ne abbiamo due casi accertati: Finrod e Glorfindel); nel caso in cui rinunciano alla propria immortalità, diventano a tutti gli effetti degli uomini, pur conservando le caratteristiche fisiche originarie. Dunque sono immortali ma non indistruttibili, e condividono il destino degli Uomini che è quello di provare sofferenza (fisica, psichica e morale): gli elfi crescono allo stesso ritmo temporale degli uomini fino alla maturità, dopodiché l'invecchiamento si arresta, facendoli mantenere le sembianze acquisite in età adulta.Gli Elfi sono una rappresentazione di cosa gli umani sarebbero potuti diventare, se non avessero commesso il peccato originale. Anche se questo li rende molto morali e giusti (nessun Elfo ha mai servito i Nemici, Morgoth o Sauron) ciò non li rende immuni dall'essere ingannati e li rende anche meno capaci degli Uomini all'adattarsi ad un mondo decaduto e in continua mutazione.
    chapter one
    il risveglio
    I primi Elfi si destarono sulle rive di Cuivienen, una baia riparata di quello che allora era il Mare di Helcar ed il cui nome significa Acqua del Risveglio, nelle regioni nord orientali della Terra di Mezzo, proprio appena Varda terminò la forgiatura del Valacirca, la falce dei Valar, una costellazione brillante che si staglia nel mezzo del cielo.Appena destati, volsero il loro sguardo verso il cielo e pronunciarono la parola "Ele!", ovvero "guarda!", la prima mai pronunciata in lingua elfica. Per questo motivo furono chiamati Eldar da Oromë, nella loro stessa lingua.I primi anni gli Elfi abitarono nei pressi di Cuivienen, all'ombra degli Orocarni, esplorando le zone circostanti la baia ma non allontanandosi troppo per paura di venire catturati dal cavaliere nero; questi non era altro che il nome usato dagli elfi per chiamare i servi di Morgoth, i quali lo informarono della nascita dei Primigeni; il Vala Caduto diede quindi ordine di catturarne alcuni che si allontanavano troppo dalla baia e di trarli in Utumno; lì, per mezzo di arti oscure e perverse, i malcapitati vennero distorti, andando a generare l'orrenda razza degli Orchi.Quando Oromë li scoprì, essi si nascosero timorosi che anch'egli fosse un demone, ma poi conquistò la loro fiducia e scelse tre di loro da portare a Valinor: Ingwë, Finwë ed Elwë. Questi videro lo splendore del Reame Beato e la luce degli Alberi, ed una volta tornati convinsero buona parte degli Elfi a seguirli verso Valinor: coloro che accettarono furono poi chiamati Calaquendi, gli Elfi Luminosi; altri invece scelsero di rimanere, e vennero chiamati Moriquendi, Elfi Tenebrosi o Scuri, detti anche Avari, i riluttanti.
    chapter two
    il viaggio
    La marcia degli Eldar verso Valinor fu lunga e si protrasse negli anni, e fu ostacolata da Morgoth in tutti i modi possibili (per esempio erigendo le Montagne Nebbiose), tanto che circa un terzo degli Elfi effettivi partiti giunse alla fine in Aman. Chi più di tutti subì perdite furono i Teleri, la schiera più grande guidata da Elwë e da Olwë suo fratello; molti di loro furono scoraggiati dalle Montagne Nebbiose e ripiegarono verso la Valle dell'Anduin, andando a costituire i Nandor guidati da un certo Lenwë, mentre lo stesso Elwë si smarrì nei boschi del Beleriand dove incontrò la Maia Melian, di cui si innamorò e con la quale fondò in seguito il regno del Doriath, restando infine nella Terra di Mezzo. Così, mentre quasi tutti i Noldor, il popolo di Finwë, e tutti i Vanyar, la schiera di Ingwë, traversarono il Grande Mare giungendo infine in Aman, i Teleri si attardarono nella Terra di Mezzo per cercare Elwë; solo in seguito il Maia Ossë, Signore delle Risacche, trasportò i Teleri in Aman per mezzo di Tol Eressea; tuttavia alcuni Teleri rimasero nel Beleriand, e andarono a costituire quello che in seguito sarebbe diventato il regno delle Falas, sotto l'egida di Cirdan il Carpentiere.In quello stesso periodo, i Valar decisero di muovere guerra a Morgoth, ed attaccarono la fortezza di Utumno, catturandolo e portandolo in prigionia a Valinor. Non catturarono tuttavia Sauron, il principale servo di Morgoth, che si rifugiò ad Angband aspettando pazientemente il ritorno del suo Sire.Giunti a Valinor, le Tre Stirpi furono accolte dai Valar e si insediarono nelle città di Valimar e di Tirion, oltre che nella valle del Calacirya, il Passo della Luce; i Teleri rimasero su Tol Eressea, ed in seguito alcuni di loro, guidati da Olwë, costruirono il porto di Alqualondë sulle coste di Aman a nord di Tol Eressea e del Calacirya. I Noldor ed i Vanyar costruirono bellissime torri e bianche case con le quali abbellirono Tirion e Valimar, mentre i Teleri cosparsero di gemme preziose le coste di Eressea e Alqualondë, in modo che la Luce dei Due Alberi vi si riflettesse e creasse spettacoli di colori e riflessi.La vita degli Eldar in Aman fu dunque felice e prospera, e questa beatitudine durò migliaia e migliaia di anni, periodo nel quale prosperarono e eccelsero nelle più svariate arti.Negli anni della permanenza degli Eldar in Valinor, nella Terra di Mezzo gli Avari si sparsero lentamente per tutto il continente, specialmente ad oriente e a sud.Il Regno del Doriath, nel Beleriand, prosperava sotto la guida di re Thingol, nome Sindarin di Elwë, e di sua moglie Melian. Anche i Teleri delle Falas, guidati da Cirdan, prosperarono.Nel Beleriand inoltre si trasferirono parte dei Nandor, guidati da Denethor figlio di Lenwë, che si stabilirono nell'Ossiriand creando il popolo dei cosiddetti elfi verdi, a causa delle tonalità dei vestiti.
    chapter three
    la fine della
    beatitudine
    Accadde però che Morgoth, dopo tre Ere di prigionia, venisse liberato e ricevesse il perdono di Manwë, con il divieto però di lasciare Valinor.Gli Eldar all'inizio ne diffidarono, tuttavia egli, per nulla pentito, cominciò a diffondere voci e discordie tra gli elfi, e con le sue arti ne conquistò la fiducia e insegnò loro, in gran segreto, a forgiare armi e attrezzature belliche. Morgoth era in effetti in quegli anni il fabbro più abile di Arda, ad eccezione di Fëanor, il primogenito di Finwë. Questi diffidava di Morgoth (fu infatti lui a coniare il termine Morgoth, che significa nero nemico del Mondo, che andò a sostituire il nome originale del Vala Caduto, ovvero Melkor) e non credeva al suo pentimento, tuttavia ne fu influenzato negativamente e cominciò a covare rancore verso i Valar stessi, iniziando a ponderare quella linea di pensiero che avrebbe portato successivamente alla Ribellione.Accadde che, poco dopo la liberazione di Morgoth, Fëanor creasse la sua opera massima, ovvero le Tre Gemme chiamate Silmaril, che contenevano lo splendore della Luce degli Alberi. Varda e Yavanna le benedissero come migliori opere mai create, e Morgoth ne fu geloso e desiderò fortemente impadronirsene. Diede perciò fondo alle sue arti e diffuse ulteriori nequizie.Fu allora che Fëanor iniziò a parlare apertamente della possibilità di un ritorno nella Terra di Mezzo, sicché (secondo lui) i Valar non tenevano gli Eldar in Aman per amore, bensì per impedire che questi creassero regni e domini potenti nella Terra di Mezzo, tenendoli insomma in una sorta di gabbia dorata.I Valar chiamarono Fëanor in Valimar e ne decretarono un periodo di allontamanento; sicché egli, insieme al padre Finwë e ad alcuni Noldor suoi apprendisti forgiatori si ritirò nel Nord del paese, costruendo la città di Formenos; ivi accumulò la maggioranza delle ricchezze da lui prodotte, compresi i Silmaril.Fu allora che Morgoth fuggì da Valinor e andò nel sud di Aman, dove dimorava un'orrenda creatura aracniforme chiamata Ungoliant; insieme a questa, durante una festa tenuta dai Valar a cui parteciparono tutti gli Eldar eccetto Finwë, si recarono a Formenos e uccise il Re dei Noldor, dopodiché rubarono i Silmaril e, cosa ben più grave, devastarono i Due Alberi, facendo piombare la tenebra sul Reame Beato.
    chapter four
    seconda era
    Dopo la fine della Prima Era e l'inabissamento del Beleriand, i Noldor esiliati ricevettero il perdono dei Valar ed il permesso di rientrare ad Aman, insieme ai Sindar che l'avessero voluto: molti partirono per Valinor, mentre altri si stabilirono nei reami di Lindon ed Eregion; in quest'ultimo governava Celebrimbor,nipote di Feanor stesso, grande maestro orafo e migliore fabbro delle Terre mortali.L'Eregion prosperò, e per oltre millecinquecento anni divene uno dei più ricchi e potenti regni dell'intera Arda, grazie anche al continuo scambio culturale e commerciale con i Nani di Khazad-Dum.Nell'epoca del massimo splendore dell'Eregion, tuttavia, Celebrimbor era divenuto avido e sempre più alla ricerca di sfide impossibili e ricchezze; fece così l'errore di prestare ascolto ai consigli di Sauron, che allora si presentava come un uomo di bell'aspetto (e si faceva chiamare Annatar) e come dispensatore di doni per migliorare la Terra di Mezzo, al fine di renderla simile alle Terre Immortali.Fu così che vennero forgiati gli Anelli del Potere. Ben lungi dall'essere un filantropo ed un benefattore per la Terra di mezzo, Sauron mirava in realtà al dominio totale di Arda: così, forgiò l'Unico Anello, col quale poteva controllare tutti gli altri anelli, chi li indossava e le opere che grazie ad essi vennero eseguite.Dopo che i Noldor si resero conto dei sui reali piani, le armate di Mordor mossero verso l'Eriador e devastarono l'Eregion, uccidendo Celebrimbor e sterminando quasi completamente i Noldor di questa regione. Quello che era forse stato il più ricco e influente dei regni degli Eldar nelle Terre Mortali dall'Esilio in poi, divenne una terra desolata e selvaggia; la capitale Ost-in-Edhil,un tempo luminosa e ricca di vita e luce, divenne un ricettacolo di spettri e creature dell'ombra; I pochi elfi superstiti ripiegarono a Imladris e nel Lindon, dove ancora regnava Gil-Galad, unico tra i sovrani dell'Eriador a resistere a Sauron, ma la maggior parte di essi attraversò il Mare.Alla fine dell'Era, gli Elfi (sia Noldor che Sindar) si unirono in alleanza con i Dùnedain sopravvissuti all'Akallabeth e coi Nani di Durin nell'Ultima Alleanza, e marciarono contro Sauron, per tentare di sconfiggerlo definitivamente.L'invasione di Mordor fu portata a termine con successo, e Sauron morì ed il suo spirito fuggì all'Est; tuttavia, i Grandi Signori elfici perirono quasi tutti nella guerra, come una buona parte dei loro eserciti; oltre ai Noldor, anche i Nandor del Bosco Atro guidati da Oropher padre di Thranduil padre di Legolas subirono ingenti sconfitte: meno della metà di loro ritornò al Nord, e lo stesso Oropher fu ucciso nell'assalto contro Mordor.Anche Elendil ed Anàrion, re degli Uomini, vennero uccisi.Dopo la Battaglia di Dagorlad dove morì Gil-Galad,l'ultimo Re Supremo, i Noldor sparirono in pratica dalla Terra di Mezzo, non solo per le perdite subite nelle guerre contro Sauron, ma anche (e soprattutto) perché molti traversarono il Mare; la fuga dei Noldor ad Aman proseguì lenta ma inarrestabile per tutta la Terza Era. I pochi che scelsero di rimanere nelle Terre Mortali vivevano a Gran Burrone con Elrond, ai Porti Grigi con Círdan o a Lórien con Galadriel.
    chapter five
    terza e quarta era
    Nella Terza Era pochi dei Noldor rimanevano nella Terra di Mezzo: la maggioranza di essi vivevano nel Lindon sotto la guida di Cirdan, o ad Imladris sotto l'egida di Elrond.I Sindar invece erano abbastanza numerosi, e dimoravano prevalentemente nel Lothlorien guidati da Celeborn e Galadriel, o nel Reame Boscoso, sotto la guida di Thranduil, padre di Legolas della Grigia Compagnia.È ipotizzabile che nelle regioni orientali e meridionali della Terra di Mezzo risiedesse ancora una grande quantità di Avari.All'inizio della Quarta Era, la maggioranza dei Noldor rimasti partirono per Valinor; ben pochi ne rimasero.Nella Quarta Era e presumibilmente nelle successive, la stirpe elfica nella Terra di Mezzo fu dunque rappresentata principalmente dagli Avari e dai Sindar.

    Suddivisione e stirpi
    Gli elfi che si trasferirono a Valinor, detti Calaquendi, si dividono in tre stirpi: Vanyar, Noldor e Teleri.I Quendi sono tutti gli Elfi.Gli Avari sono I Riluttanti, coloro che non accettarono la proposta di Oromë. Insieme con i Nandor e i Sindar, sono chiamati i Moriquendi (Elfi Scuri) in relazione al fatto che non videro mai la luce dei Due Alberi. Mentre tutti gli Eldar partirono dalla Terra di Mezzo agli inizi della Quarta Era, gli Avari vi rimasero.Gli Eldar sono coloro che accettarono il viaggio. Il loro nome, letteralmente Popolo delle stelle, fu dato loro da Oromë quando si risvegliarono, nel loro stesso linguaggio.
    I Vanyar eccellono nel canto, nella poesia e nell'epica. Sono i più simili ai Valar in quanto a nobiltà d'animo, bellezza e potere, e risiedono soprattutto nella città di Valimar. In un certo senso costituiscono una sorta di casata reale degli elfi, e a loro si rivolgono tutti gli altri per ricevere saggi consigli. Il re dei Vanyar è Ingwe, il primo dei tre Padri degli Elfi che mise piede in Valinor e vide la Luce degli Alberi. Sono la stirpe elfica più cara a Manwe e Varda, dai quali i Vanyar hanno appreso la maggior parte delle loro conoscenze. Nessun Vanyar ha mai più desiderato tornare nella Terra di Mezzo.
    I Noldor risiedono a Tirion e Formenos, sono i più amati da Aulë e sono gli elfi con maggiori abilità e conoscenze. Possessori di una scienza vasta e profonda, sono quelli con maggiori capacità intellettive e manuali; molto nobili e affascinanti, sono particolarmente orgogliosi delle loro opere, bramano una sempre maggiore conoscenza e non si fermano dinanzi a nulla per ottenere ciò che vogliono; spesso questa cieca determinazione li ha portati allo sbando. Eccellono nelle arti figurative, cioè pittura, scultura e architettura, sono anche abili ingegneri ed esperti di scienza metallurgica; sanno lavorare quasi al pari di Aule tutti i metalli e amano soprattutto la raffinatura delle gemme: le loro opere di gioielleria hanno un valore incommensurabile. Sono anche stati i primi a creare un linguaggio scritto. Buona parte dei Noldor di Valinor decise di seguire Feanor quando questi si ribellò ai Valar e decise di tornare nella Terra di Mezzo, per fondarvi reami elfici e soprattutto combattere Morgoth e recuperarei i Silmaril. I pochi che non partirono rimasero a Tirion e furono governati da Finarfin, fratellastro di Feanor. Alla fine della Prima Era, molti dei Noldor superstiti tornarono a Valinor. Coloro che rimasero, ben pochi in verità, si stabilirono principalmente nel regno del Lindon e ne regno dell'Eregion e, successivamente alla dissoluzione di questo, a Gran Burrone.
    I Teleri risiedono sulle coste di Eldamar, nella Tirion marittima e su Tol Eressea, l'Isola Solitaria. Sono i più cari a Ulmo, che li ha istruiti sommamente sulla musica, che è l'arte dove più di tutti gli elfi mostrano le proprie capacità. Adorano il mare e risiedono, se possibile, sempre in prossimità di esso, perché quando lo scorgono per la prima volta non riescono più a smettere di amarlo. Sono anche abili costruttori di navi e navigatori, amano visitare luoghi lontani dove natura e mare creano paesaggi incantevoli. Tra le stirpi elfiche sono quelli più buoni e gentili, anche se forse i meno saggi, ciononostante sono gli elfi che mostrano maggiore prudenza in caso di pericolo.Facenti parte dei Teleri vi sono altri sottogruppi, come i Nandor, che si sono trovati in tempi remoti lontano dai loro parenti valinoreani e si sono poi mescolati con gli Elfi Avari, che non desideravano dimorare a Valinor. Riguardo a questo gruppo c'è da dire che pian piano cominciarono a dimorare nei boschi, trasformandosi in Elfi silvani. Sono i più simili agli uomini, in un certo modo, poiché non eccellono in nessuna arte o scienza in particolare, ciononostante come i loro parenti mostrano quella gentilezza e nobiltà d'animo tipica degli Elfi e, soprattutto, ne condividono l'immortalità. Certamente sono i più pericolosi, dato che spesso si sono trovati ad affrontare esseri malvagi; sono validissimi combattenti, usano strategie furtive ma elaborate. Sono gli elfi che di più amano la Terra di Mezzo, dimorano nei boschi o nelle vallate nei pressi dei fiumi, sono molto attaccatti alla loro terra e sono anche quelli in rapporti più cordiali e sinceri con gli uomini.
    Gli Avari o Moriquendi (elfi della notte), infine, sono tutti quegli elfi che sirifiutarono di mettersi in marcia per Valinor e scelsero di rimanere nella Terra di Mezzo. Furono loro ad avere i primi contatti coi Nani e con gli Uomini.

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    OBBITS Gli Hobbit sono presenti nel nord della Terra di Mezzo principalmente nella regione da loro amministrata, la Contea, e nelle zone strettamente limitrofe (come la cittadina di Brea). La loro origine non è nota: forse derivano dagli Uomini, forse sono la terza razza dei Figli di Ilúvatar e le antiche storie non ne parlano perché gli Elfi e gli Uomini stessi non li conoscevano. Sono menzionati per la prima volta in documenti del regno di Gondor nella Terza Era, molto prima dell'insediamento nel loro paese più famoso, la Contea appunto.Gli Hobbit sono talvolta chiamati mezzuomini.Gli Hobbit sono di aspetto simile agli Uomini, ma molto più minuti: la loro corporatura è infatti simile ai bambini degli Uomini e la statura di uno Hobbit adulto si assesta tra gli 80 e i 120 cm; dotati di grandi piedi pelosi e resistenti, non indossano mai calzature a causa della loro spessa e coriacea pelle.La loro vita è estremamente semplice e sociale, non si interessano di ciò che accade all'esterno della Contea, amano mangiare e bere, e la loro economia si basa sull'agricoltura. Amano dare feste durante le quali trascorrono gran parte del loro tempo, e generalmente disprezzano lo studio, tranne per ciò che riguarda l'erudizione genealogica, nella quale dimostrano invece vivo interesse e abilità. Possiedono una vista e un udito particolarmente acuti, e si sottolinea la loro capacità di camminare silenziosamente e nascondersi molto bene nella boscaglia.Inizialmente parlavano un idioma molto simile al Rohirrim, successivamente, dopo la migrazione verso l'Eriador, essi adottarono la Lingua Comune (Ovestron), insegnata loro dai Dúnedain, pur mantenendo alcune parole del loro antico idioma.Solitamente vivono in caverne scavate nelle colline ma attrezzate come normali case, raramente essi costruiscono casette (mantenendo, tuttavia, caratteristiche delle caverne come le finestre tonde e tetto coperto da zolle erbose), la maggior parte delle quali si trovano in un territorio compreso tra Scorta e Sirte, prossimo alle paludi, e nella Terra di Buck. A seconda della ricchezza di ogni famiglia, le caverne potevano avere più finestre (per gli Hobbit più facoltosi) o neanche una (per quelli meno abbienti). Le famiglie più ricche costruivano inoltre grandi e lussuose caverne, costituite da più tunnel ramificati, come Casa Baggins, i Grandi Smial dei Tuc e Villa Brandy nella Terra di Buck.Gli Hobbit odiano la guerra e non usano mai armi per fare del male ad altri Hobbit o ad altre razze della Terra di Mezzo, ma le considerano come oggetti ornamentali e le tengono esposte nelle loro caverne o in dei musei. Non amano nemmeno rotelle ed ingranaggi, che considerano "aggeggi stranieri" o mathom. Con la parola "mathom indicano tutto ciò di cui non conoscono le origini ne il significato, e sono esposti in musei, come quello di Pietraforata sui Bianchi Poggi.Gli Hobbit vivono leggermente più a lungo degli Uomini (che chiamano "gente alta" o "gambe lunghe"), fino a 120 anni, con una media di 100. L'età in cui uno Hobbit diventa adulto è di 33, quindi il declino legato all'età inizia verso i 70 anni. Si presume che durante tutta la Quarta Era gli Hobbit si siano ancor più rimpiccioliti in statura.
    chapter one
    the origins
    Le origini degli Hobbit non sono note. Vengono menzionati per la prima volta in dei documenti del Regno di Gondor all'inizio della Terza Era. Vivevano originariamente sull'alto corso dell'Anduin, in un territorio compreso tra la sorgente del Fiume Gaggiolo e la Carroccia, poco più a sud degli antichi possedimenti dei Rohirrim, con cui entrarono probabilmente in contatto, assimilandone la lingua ed alcune usanze. Il termine "Hobbit" verrebbe proprio "Holbytlan" (abitanti dei buchi), parola che usano i Rohirrim per indicarli anche nella Terza Era.Intorno all'anno 1050 della Terza Era, a causa della crescente ombra che da Dol Guldur si propagava fino al limitare del Bosco Atro, i Pelopiedi abbandonarono il loro antico territorio, e, dopo aver valicato le Montagne Nebbiose, si stabilirono nell'Eriador, nei pressi delle Colline Vento. Cento anni dopo, anche i Paloidi avrebbero fatto altrettanto, raggiungendo i Pelopiedi e fondendosi con loro. Più tardi, alcuni di loro raggiunsero Brea e vi si stabilirono. Anche gli Sturoi, infine, valicarono le montagne e si stabilirono nell' "Angolo", un lembo di terra circondato dal Fiume Bianco e dal Rombirivo, fino alla loro confluenza nell'Inondagrigio. Alcuni di essi si spinsero fino al Dunland, tornando tuttavia nell’Angolo.A causa delle guerre e per paura di Angmar, gli Hobbit fuggirono verso occidente, verso Brea, dove terra e clima erano più miti e salubri, mentre un piccolo gruppo di Sturoi tornò nelle terre selvagge, e si stabilirono a Campo Gaggiolo, diventando un popolo di pescatori.Nel 1601 T.E. i fratelli paloidi Marcho e Blanco, Breatini, ottennero dal Re Argeleb II di Arthedain il permesso di stabilirsi in una terra disabitata al centro dell'Eriador, delimitata dal fiume Brandivino, fino ad allora considerata territorio di caccia del Re. Argeleb II accettò, a patto che gli Hobbit riconoscessero la sovranità del re di Arthedain e si curassero di mantenere strade e ponti in buono stato per facilitare i viaggi dei messaggeri. Stabilitisi nella zona sud-orientale del vasto territorio, lontani dal mare e dai colli torrioni, gli hobbit si innamorarono della loro nuova terra, interessandosi sempre meno degli eventi esterni. Sei anni dopo, la grande peste devastò l'Eriador, decimando anche gli hobbit, che tuttavia sopravvissero, tornando ad aumentare di numero. Nel 1974 T.E., alcuni arcieri Hobbit combatterono al fianco degli uomini di Arthedain, nella battaglia di Fornost. Dopo la caduta di Arthedain, essi continuarono comunque a prosperare, ed elessero un conte (Thain) che aveva il compito di rappresentare il Re fino al suo ritorno. Dopo l'elezione del conte, gli hobbit si riferirono al loro territorio con il nome di Contea.Protetti dai Dúnedain del Nord, gli hobbit vissero pacifici ed indisturbati per circa un millennio. Nel 2747T.E., un gruppo di orchi comandati da Golfimbul cercò di invadere la Contea dal Decumano Nord, ma fu respinto da un gruppo di hobbit guidati da Bandobras Tuk nella Battaglia di Terreverdi. Durante la Guerra dell'Anello, lo stregone Saruman, approfittandosi della partenza dei raminghi per la guerra a sud, e servendosi di Lotho Sackville Baggins, fece occupare la Contea dagli uomini del Dunland, che incominciarono a far razzie e a deturpare il paese approfittandosi di un popolo spaventanto, in quanto da millenni non si era mai trovato in una situazione simile. Al ritorno dal sud, gli hobbit Frodo Baggins, Samvise Gamgee, Peregrino Tuc e Meriadoc Brandibuck capeggiarono una rivolta al fine di liberare la contea dagli invasori, vincendo i briganti nella Battaglia di Lungacque, che fu l'ultima combattuta nella Contea. Con il ritorno dei raminghi ed un'ampia opera di rimboscamento della contea, gli hobbit poterono prosperare per tutta la Quarta Era.
    chapter two
    brea's hobbits
    Nonostante la colonizzazione della Contea, alcuni Hobbit preferirono restare a Brea, convivendo con gli uomini. Parecchie caverne Hobbit erano situate soprattutto sulle propaggini del Colle Brea e a Staddle, mentre ve ne erano probabilmente di meno a Conca e ad Arceto. Molti Hobbit di Brea avevano cognomi e nomi comuni a quelli della Contea, alcuni, invece, avevano nomi di piante, come da tradizione Breatina. Fra gli Hobbit di Brea e quelli della Contea vi era un'accesa controversia: i primi si consideravano il più antico nucleo Hobbit al mondo, soprannominando gli Hobbit della Contea "gente delle colonie" o "profani". A loro volta, gli Hobbit della Contea consideravano i loro simili Breatini come rustici e noiosi, e li chiamavano "profani", come qualsiasi hobbit residente all'infuori della Contea. Nonostante tutto, un tempo i Brandibuck e i Tuc erano soliti recarsi a Brea, per apprendere notizie dal mondo esterno o per soggiornare qualche giorno al "Puledro Impennato" di ritorno da qualche viaggio, o semplicemente per gustare la birra locale. Inoltre, alcuni Hobbit Breatini si sposavano con alcuni Brandibuck, ed andavano a vivere con loro nella terra di Buck. Gli Hobbit di Brea consideravano gli hobbit della Contea con il loro stesso cognome come cugini da lungo tempo persi, trattandoli in modo quasi familiare, come accadde a Frodo Baggins, sotto mentite spoglie, durante il suo viaggio ne Il Signore degli Anelli.Gli Sturoi di Campo Gaggiolo furono sempre estranei agli abitanti della Contea, e quindi ebbero una struttura sociale ed una storia completamente diversa. Nonostante si trattasse di una piccola comunità, essa ebbe un ruolo decisivo nella storia della Terra di Mezzo: si deve a Déagol il ritrovamento dell'Unico Anello nell'alto corso del Fiume Gaggiolo, e fu Smeagol, dopo aver assassinato Déagol, a possederlo per quasi 500 anni nelle profondità delle Montagne Nebbiose, così come fu proprio lui a salvare, involontariamente, la Terra di Mezzo, cadendo nella Voragine del Fato con l'Unico Anello in mano. Possiamo solo supporre cosa accadde alla gente di Sméagol, anche se Tolkien nei Racconti incompiuti scrive che gli Sturoi di Campo Gaggiolo potrebbero essere scappati verso nord sul finire della Terza Era. Non c'è alcun riferimento ad altri Hobbit, quando si racconta del passaggio di Bilbo attraverso la Valle dell'Anduin, ma all'epoca in cui Tolkien scrisse Lo Hobbit non aveva ancora immaginato gli Sturoi di Campo Gaggiolo (ed in effetti non era certo di cosa Gollum fosse). Nei "Racconti Incompiuti" possiamo supporre che già da tanto tempo gli Sturoi non vivevano più vicino a Campo Gaggiolo, in quanto i Nazgul, che credevano che la Contea si trovasse proprio in quei luoghi, trovarono antiche caverne Hobbit abbandonate. Un'altra versione, meno attendibile, racconta che un piccolo nucleo di Hobbit era ancora presente alla fine della Terza Era, ma fu completamente annientato dai Nazgul alla ricerca dell'Unico Anello. In qualche tempo tra il 2463 (quando Sméagol uccise suo cugino Déagol) ed il 2851 gli Sturoi di Campo Gaggiolo si spostarono o morirono tutti. È possibile che essi perirono nel lungo inverno del 2758-59. oltre ai Breatini, vi erano altri nuclei di hobbit sparsi per l'occidente, di cui non siamo a conoscenza in quanto non è possibile trovarli in nessuno scritto dell'autore. Vi erano, infine, hobbit vagabondi che si stabilivano in caverne o scavavano buchi nelle collinette vivendoci per un periodo più o meno determinato e nutrendosi solamente di quel che dava la terra.

    Suddivisione
    Gli Hobbit sono suddivisi in tre grandi famiglie: i Pelopiedi, i Paloidi e gli Sturoi.
    I Pelopiedi, più scuri e bassi, non hanno la barba e non portano calzature, hanno mani piccole e agili, e preferiscono la montagna alla pianura. Anticamente si dice che fossero grandi amici dei Nani, e furono i primi ad arrivare nella Contea attraversando l'Eriador. Sono i più numerosi, e vissero per lungo tempo in caverne scavate nella terra.
    Gli Sturoi invece sono più tozzi, hanno mani e piedi più grandi e preferiscono le pianure e le sponde dei fiumi. Essi si stabilirono per molto tempo sulle rive dell'Anduin prima di seguire i Pelopiedi verso Ovest. A volte portano la barba. Gollum e la sua gente discendono da questa razza.
    I Paloidi, infine, sono i più alti e sono chiari di pelle e capelli, amano soprattutto i boschi e le foreste, ma sono i meno numerosi. Erano più dotati per il canto e la poesia che per l'artigianato, e preferivano la caccia all'agricoltura. Dopo aver valicato le montagne, giunsero nell'Eriador, dove si mescolarono ad altre razze.

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    Edited by [ the maidën oƒ Gondôr ] - 28/1/2017, 18:23
     
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    ANI I Nani sono esseri simili agli Uomini ma di piccola taglia. Hanno lunghe barbe e sono generalmente caratterizzati dalla predilezione per i luoghi sotterranei e per l'oro. I nani sono grandi minatori, artigiani, fabbri, costruttori e gioiellieri, lavorano alacremente e incessantemente per tutto il corso delle loro vite, attratti con persistenza dai metalli preziosi. Vivono più degli Uomini, in media fra i 500 e non oltre gli 800 anni, ma molti di loro si spengono a non più di 250 anni a causa delle molte guerre, nelle quali periscono prematuramente.Inoltre, mangiano molto e sono amanti della birra.Non si può dire che siano buoni o cattivi,non sono eroi, bensì una razza calcolatrice con un gran concetto del valore del denaro; alcuni sono una massa infida, scaltra, e pessima da cui tenersi alla larga; altri non lo sono, anzi sono tipi abbastanza per bene , sempre però che non vi aspettiate troppo da loro.Leali se rispettati dai loro alleati, vendicativi e tremendi se offesi e ingiuriati. Apparentemente così egoisti, si trovavano male con gli elfi proprio per questo motivo, dato che gli Eldar non tollerano la loro avarizia e le loro esigenze materialistiche. Tuttavia non si può dire che i nani siano del tutto indifferenti ai problemi degli altri, o che servano spontaneamente le forze maligne, dal momento che, quando ve n'era bisogno, emerge in loro il sopito buon senso e si schierano dalla parte del bene; infatti i nani detestano l'idea che qualcun altro possa dominarli, e disprezzano chiunque voglia imporre il proprio dominio anche sugli altri popoli, e odiano chi commette azioni nefande e spietate.Tra gli Uomini vi era la convinzione che i Nani fossero solo maschi, e che nascessero dalle "buche delle montagne in cui scavavano"; in realtà questa diceria era totalmente fasulla,poiché i Nani sono divisi in maschi e femmine, e si riproducono come le altre specie umanoidi. Le femmine nanesche sono però così simili nell'aspetto e nella voce ai complementari maschi, che spesso da membri di altre specie vengono confuse con i maschi; costituiscono solo un terzo dell'intera popolazione nanesca. Per di più i Nani maschi a volte preferivano lavorare piuttosto che avere una famiglia, mentre le femmine erano abbastanza esigenti e non si accontentavano delle proposte di matrimonio a loro rivolte, volendo magari unirsi a dei Nani che non avevano interesse a sposarsi. Avrebbero potuto crescere di più se le femmine fossero state disposte ad avere figli con più maschi, ma queste non acconsentivano a una tale proposta, e inoltre i mariti erano molto gelosi. Così i Nani non avanzavano molto di numero, e rischiavano di estinguersi.La loro lingua è il nanesco.Rimasto invariato dalla sua ideazione, era protetto gelosamente dai Nani, tanto che sembra che nessuno che non fosse un nano potesse parlarlo. I nani tendevano ad utilizzare altre lingue nei rapporti con le altre genti, e ad usare il nanesco solo ed esclusivamente tra di loro. Per un nano, il proprio nome originale in nanesco era uno dei segreti più preziosi e meglio custoditi.
    chapter one
    birth
    Prima che qualsiasi altra creatura parlante venisse al mondo per volere di Eru Ilúvatar, Aulë, uno dei Valar, desideroso di insegnare a delle creature la sua arte di fabbro, creò di nascosto i Nani, ad immagine di come aveva avuto visione degli Elfi. Aulë fu rimproverato da Eru per la sua opera in quanto non aveva il potere di creare, ma solo quello di ordinare le cose già create: Eru gli fece capire che senza la Fiamma Imperitura i Nani sarebbero stati come fantocci privi di un'esistenza indipendente da Aulë; ma alla fine Ilúvatar gli concesse di non distruggere le sue creature; esse però avrebbero dovuto dormire fino e oltre l'avvento degli Elfi. Poiché erano destinati ad apparire nei giorni del potere del potere di Melkor, Aulë rese i Nani forti e resistenti, duri come la pietra, testardi, rapidi a stringere amicizia e a scatenare ostilità, sopportano la fatica e la fame e il dolore fisico con più fermezza di ogni altro popolo dotato di parola; e vivono a lungo, ben più degli Uomini, eppure non per sempre.Aulë riservò ai nani un posto nelle Aule di Mandos e lì pose a dormire i Sette Padri dei Nani che aveva creato.Di loro si conosce solo il nome di Durin, la sua stirpe dimorava a Khazad-dum e fu quella che più di tutte conquistò gloria e onori e tesori, ma che al tempo stesso fu più colpita da disgrazie; oggi molti dei Nani più impavidi e abili in battaglia portano il suo nome.La morte del Re Elfico Thingol segnò l'inizio delle ostilità tra Elfi e Nani.Non è ben chiaro come avvenne il loro risveglio: le prime informazioni che abbiamo di loro si riferiscono all’incontro dei Nani di Nogrod e Belegost con gli Elfi di Thingol, Supremo Signore delle genti del Doriath, molto prima dell'avvento degli Uomini. In quel periodo, Thingol si impossessò di uno dei Silmaril e chiamò una compagnia di nani per incastonarlo nella più bella collana mai esistita, la Nauglamir. I nani rimasero affascinati dal Silmaril, ma acconsentirono a realizzare la Nauglamir. Thingol si recò nelle fucine dei nani, ammirandone l'operato. Un giorno, i nani completarono la Nauglamir e Thingol allungò la mano per impadronirsene. Ma i Nani non glielo permisero e con una scusa cercarono di impadronirsene:« Per quale diritto il Re degli Elfi reclama la Nauglamìr, la quale è stata costruita dai nostri padri per Finrod Felagund che è morto? Se è giunta fino a lui, è soltanto per mano di Hùrin, l'Uomo del Dor-lómin che l'ha cavata ladrescamente dalle tenebre di Nargothrond. »Thingol capì l'avidità dei Nani e, incurante del pericolo che correva, si rivolse a loro con parole di disprezzo:« Come osate voi, membri di una razza deforme, esigere qualcosa da me, Elu Thingol, Signore del Beleriand, la cui vita si è iniziata presso le acque di Cuiviénen innumerevoli anni prima che i padri del popolo rachitico si destassero? » Il Re degli Elfi ordinò ai Nani di andarsene dal Doriath, ma questi lo attaccarono e lo uccisero. La notizia della morte di Thingol si sparse velocemente così da permettere agli Elfi di vendicare il loro re e di recuperare la Nauglamìr, la quale venne riportata alla regina Melian. Solo due dei nani uccisori di Thingol sopravvissero e si rifugiarono tra i Monti Azzurri: riferirono in parte l'accaduto, soggiungendo che i Nani erano stati uccisi nel Doriath per ordine del Re degli Elfi, che così intendeva sottrarsi al pagamento del compenso loro dovuto. Questa storia segnò l'inizio della tanto famoso odio tra Elfi e Nani.
    chapter one
    the decline
    Utilizzando i Sette Anelli del Potere, i Nani divennero immensamente ricchi e potenti, ma nei loro cuori si accesero l'ira e una incontrollabile brama per l'oro, da cui derivò abbastanza male a vantaggio di Sauron.Nella Terza Era, tuttavia, i regni dei Nani cominciarono a cadere. Nonostante la crisi, sia sul fronte demografico che su quello commerciale, i nani continuarono ad estrarre ed a esportare mithril. Essendo i filoni superficiali del prezioso metallo quasi tutti esauriti, essi scavarono sempre più in profondità e con sempre più cupidigia sotto il Caradhras, risvegliando un Balrog di Morgoth, un essere orrendo fuggito da Thangorodrim un'era prima e rifugiatosi nelle viscere delle Montagne Nebbiose: esso decimò nani, nell'anno 1980 della Terza Era questa creatura uccise il re di Moria Durin VI, e l'anno seguente suo figlio Nàin I.I Lungobarbi, che vivevano per intero a Moria furono costretti a lasciare la loro patria e vagare per varie zone della Terra di Mezzo. La maggior parte dei discendenti di Durin si rifugiò nel Ered Mithrim, mentre Thrain I, figlio di Nain I e nipote di Durin VI fondò Erebor, un prospero regno destinato a durare sino all'avvento del drago Smaug, che cacciò i Nani dalle loro dimore.Moria fu conquistata dagli Orchi e solo dopo la lunga e sanguinosa battaglia di Azanulbizar i Nani riuscirono di nuovo ad appropriarsene. Dopo molti anni Thorin Scudodiquercia, nella spedizione alla quale parteciparono anche Gandalf e Bilbo Baggins, oltre ad altri nani (tra cui Gloin, il padre di Gimli, membro della Compagnia dell'Anello) riuscì a sconfiggere Smaug ed a riprendersi il tesoro dei nani e riconquistare Erebor. Dáin II Piediferro salì al trono, succedendo suo cugino Thorin, ucciso durante la battaglia dei cinque eserciti contro gli orchi.

    Suddivisione e stirpi
    Aulë creò i Sette Padri dei Nani, da cui discesero in seguito sette stirpi, tuttavia dei sette padri e delle loro stirpi solo tre sono a noi noti:
    Durin detto il Senzamorte (a causa dell'età alla quale morì); la sua stirpe dimorava a Khazad-dum.I Lungobarbi (Sigin-tarâg in Khuzdul), o popolo di Durin, è il nome dato ad uno dei sette clan dei nani, discendenti diretti del più vecchio dei sette padri dei nani, Durin.Il popolo di Durin si trasferì a est delle Montagne Nebbiose dove fondò la città di Khazad-dûm poi conosciuta come Moria. Essi perfezionarono le loro arti, anche grazie all'arrivo dei nani provenienti dalle Montagne Azzurre, e Moria divenne un regno potente e pieno di ricchezze.
    Dwalin; la sua stirpe, i Vastifasci (o Grandiraggi), dimorava a Belegost nei Monti Azzurri.
    Thràr; la sua stirpe, i Barbafiamma (a causa della prevalente colorazione rossa della barba), dimorava a Nogrod Nei Monti Azzurri.
    Degli altri Padri non conosciamo i nomi, ma sappiamo che tre di loro si stabilirono nelle montagne ricche di metalli e gemme all'estremo est, gli Orocarni o Montagne Rosse, fondando le stirpi chiamate Pugniferro, Barbedure e Piediroccia ; l'ultimo si stabilì all'estremo sud (le Montagne Gialle a sud dell'Harad) della Terra di Mezzo, dove fondò la Casa della Nerachiave, che pare fosse alleata di Sauron durante la guerra dell'Ultima Alleanza, mentre la stirpe di Durin sotto il comando di Durin IV combatté al fianco dell'Ultima Alleanza.

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    Edited by [ the maidën oƒ Gondôr ] - 28/1/2017, 18:22
     
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